sabato 4 giugno 2011

Dal sito delle teologhe

Riporto il fatto senza commenti immediati. Ma una domanda si fa insistente in me: consiste in questo il rinnovamento SPIRITUALE della Chiesa?

«La festa di Pisapia è l’inizio», ha detto, esaltando l’elezione del candidato di centrosinistra come una «primavera». Mancava solo l’immersione nel fonte battesimale della fascia tricolore e poi l’eresia sarebbe stata completa: «Io ti battezzo sindaco, nel nome del padre, del figlio e dell’antiberlusconismo». Amen. Andate e predicate il vangelo e i matrimoni gay.
La posizione della Curia ambrosiana, d’altra parte, era apparsa chiara già durante la campagna elettorale. Interventi di vicari episcopali, messaggi nemmeno troppo velati e la discesa in campo degli uomini di punta della diocesi, che facevano girare documenti di pieno sostegno al candidato rifondarolo: con il suo discorso ai cresimandi, il cardinale non ha fatto altro che esplicitare la scelta, anche se è difficile capire come mai tanto fervore di un uomo della Chiesa per un politico che sostiene le coppie di fatto, le unioni omosessuali, l’eutanasia e tutto ciò che è contrario ai valori cristiani. La Moratti, per dire, con tutti i suoi difetti, finanziava abbondantemente i centri aiuto alla vita per limitare il più possibile il ricorso agli aborti. Pisapia, benedetto da Tettamanzi, farà lo stesso?
Nel frattempo, i cattolici si possono consolare con una bella conquista: la stagione dei laici scandalizzati per «l’ingerenza della Chiesa nella politica», è finita in un batter d’occhio. Ci avete fatto caso? È bastato che l’ingerenza fosse a favore della sinistra, e zac, come d’incanto, ha smesso di essere un problema.

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