domenica 26 giugno 2011

Corpus Domini

Oggi è la festa del Corpus Domini. Chi se ne accorge se non i fedeli praticanti?Eppure oggi si fa tanto parlare del corpo, e la relazione con il cibo è avvertita quanto mai. La frase "Siamo quel che mangiamo" ha fatto testo; ma, anche se intrigante, è riduttiva se non si dà al termine 'mangiare' in signficato complessivo di integrazione del corpo con ciò che lo alimenta da ogni punto di vista.
Ebbene, è giusta l'identificazione del corpo con tutte le sue potenze; uno spirito avulso dal corpo non è umano; un corpo avulso dallo spirito che lo vivifica è inerte massa di cellule. Il corpo ètutto l'essere in continua assimilazione ed espansione, proprio come indica il rapporto col cibo.
Ma non voglio disquisire, bensì fare una sottolineatura. In questo blog torniamo spesso sul concetto di umano-divino che caratterizza l'umano integrale, totale. Cristo, perciò, è vero Uomo quanto è vero Dio, e tale suo essere offre a noi perché lo facciamo nostro. Nessuna paura di interpretazione, inaccettabile ai razionalisti puri, della carne di Cristo che si fa cibo. E parliamo, non di un cibo simbolico, bensì reale: della sostanza di Dio incarnato che vuole essere Ununm con noi.
Altro che tanta preoccupazione per la 'facciata'! E' questione di sostanza: siamo carne a contatto con la carne di Dio. Come sperimenta chi si incarna, facendolo proprio, nel dolore altrui.
Se proviamo a rileggere queste semplici frasi alla luce dello Spirito che illumina mente e cuore, ci rendiamo conto di quanta sete e fame abbiamo di Dio!
Ausilia 

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