Messaggio di solidarietà alla Women’s religious
leadership conference of U.S.A.
Noi donne e uomini delle Comunità cristiane di
base italiane, riunitesi a Napoli dal
28 al 30 aprile 2012 nel XXXIII Incontro
nazionale, vi siamo vicine/i con profondo
senso di solidarietà in questo momento in cui la
gerarchia vaticana, attraverso il
commissariamento della Women’s religious
leadership conference degli U.S.A.,
cerca di fermare l’autonomo cammino delle vostre
Congregazioni religiose nel
percorso di impegno sia ecclesiale che sociale.
Napoli, 30 aprile 2012
Messaggio di solidarietà ai parroci “disobbedienti”
austriaci.
I e le partecipanti al 33° incontro nazionale
delle Comunità cristiane di base italiane,
svoltosi a Napoli dal 28 al 30 aprile 2012:
1) Esprimono la loro piena solidarietà ai parroci
e preti di “Pfarrer Initiative” che
pubblicamente e responsabilmente hanno proposto
una serie di riforme nella
Chiesa cattolica romana;
2) Dissentono dal Papa che Giovedì santo ha
qualificato come “disobbedienza”
alle autorità ecclesiastiche l’iniziativa dei
preti austriaci;
3) Sottolineano che, secondo le Scritture, l’obbedienza
si deve prima a Dio che
agli uomini;
4) Auspicano che, sui temi sollevati dai preti
austriaci – come la possibilità
dell’accesso all’Eucaristia dei divorziati
risposati ed il celibato opzionale dei
preti – si apra un dialogo collegiale e corale
nella Chiesa cattolica, cosicché
tutti insieme, donne e uomini, si possano
prendere quelle decisioni coraggiose
che meglio rispondano all’appello dell’Evangelo
ed alle necessità odierne del
Popolo di Dio.
A cinquant’anni dall’inizio del Vaticano II ci
sembra che questo modo di prendere
delle decisioni sarebbe una coerente attuazione
di ciò che lo Spirito ha detto alla
Chiesa con il Concilio.
Napoli, 30 aprile 2012
Segreteria tecnica delle Comunità Cristiane di
Base italiane
Stefano Toppi
320 4376368
PERSONALE
Dissento dalle comunità di base quando propongono-eseguono pratiche di fede che intaccano seriamente l'assetto teologico della Chiesa. Ma le loro aperture di credenti (e quali credenti quelli di cui sopra!) non possono essere inascoltate, senza che la gerarchia ufficiale instauri un vero dialogo. Invocare le prese di posizione del Concilio non è ribellione. Va considerato non meno importante di quanto hanno invocato, anzi preteso, i lefrebviani ed altri.
1 commento:
Federica:
Ma quale assetto intoccabile ha la chiesa gerarchica attuale se hai bypassato il Concilio????
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