domenica 3 luglio 2011

Una prima risposta a Giuseppe

Caro Giuseppe, assieme agli altri,
Nel numero due dici delle cose che accetto perché le affermi con convinzione, ma non mi convincono.
Il tuo parlare nei termini “ne f... del potere ecclesiastico, è il vangelo che ci interessa, è il fratello che ci chiama, è la carità di Cristo che ci spinge!, trovo disprezzo per la chiesa del potere, e allora ti contraddici: disprezzare, è peggio che lottare-per.. E lottare si può senza volere vittorie di Pirro, come quella che ti esaltava nell'augurare che la legge celibataria trovasse una sua contraddizione e un inciampo (traduco con termini soft) attraverso la sicura caduta sulla buccia di banana della pedofilia...
Tutto l’aiuto caritatevole che si può esprimere nel quotidiano privato acquista una rilevanza storica quando ha una portata universalizzante, non se si pone come antidoto unico agli innumerevoli disagi dell’umano; dovrebbe essere, più che rimedio ad una strutturazione che inclina-male, un dovere laico di coscienza per tutti, e certamente lascia il fatto di sostanza immutato.
Il Vangelo! Siamo noi soli che ci accorgiamo della legge d’amore evangelico, anche se questa viene indurita da una struttura radicalmente, antropologicamente, sbagliata! Non ho paura di parlare di sbaglio, errore. La storia ne è disseminata, e il cammino di liberazione deve percorrere le vie impervie della verità e della chiarezza. Il vangelo non può genericamente essere applicato a singole situazioni consacrate dalla storia umana fallibile… Siamo noi tutti, persone di fede, chiamati ad intraprendere le vie meno facili della cultura; e non parlo di quella raffinata ed elevata, ma di quella che incide sul modo di trattare l’umano.
Quello che noi donne non riusciamo a fare capire a voi uomini, è che lo statuto del femminile non deve essere discriminante in nessun modo, nemmeno se ricoperto da adoranti, svenevoli esaltazioni….
La questione femminile, affrontata in materia di carattere religioso-spirituale, ha una portata e n o r m e , anche negli aspetti più comuni dell’umano, figurarsi in quello del potere. Il concetto di gerarchia, pur valido al di là della voglia di azzerarlo, unito a quello dell’esclusività maschile, è pestifero, e nemmeno la devozione mariana riesce a contrastarlo, anzi…
Abbiate pazienza, ma io considero che gli argomenti siano complessi, tanto quanto sono semplificati nella tua penna, e perciò mi fermo qui, perché è già serio quanto ho detto a te e, implicitamente anche ad Ernesto, nonché a chi ha orecchie per intendere.
Ad altra risposta in seguito!
Ausilia (che lotta nel cercare di capire e squinternare  i problemi reali in profondità). 

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