Quanto ho vagato, Maria
prima di capire chi sei!
Mi hanno insegnato che sei Vergine e Madre,
ma io, da bimba, in te trovavo soltanto
una dolcissima Mamma
-
Gustavo il tuo ineffabile abbraccio
e in esso trovavo sicurezza, aiuto, abbandono,
senza altro pensare che ad amare
il tuo e mio Gesù, che sentivo dentro di me,
nel sorriso di una carezza
-
Stringendomi al tuo seno trovavo
i miei amici di sempre, i Poveri e i soli.
Poi quando si affacciava il mondo intero
sperdermi in esso assieme a Te era ancora
gioia infinita.
-
Ora vecchia e malata, ritorno a pregarti
e ad amarti col cuore provato
ma di altro appesantirmi non
voglio:
ormai ti chiamo sorella, ma so che
sei sempre Tu
-
Ora mi insegni di tenermi lontana
da vanagloria e da ogni vanità
del mondo.
Da te imparo silenzio, umiltà, ascolto,
preghiera e tanta voglia di Verità,
e di vera Vita.
-
O istante davvero eterno,
che nel presente racchiudi passato e futuro,
in te voglio sostare, adorare il Dio di tutti.
Sgombro inutili pensieri, preoccupata di
un mondo da salvare
-
Ridonami, Maria, la fede semplice di bambina
quando, seduta la sera sulle ginocchia di mamma,
ripetevo tante Ave Maria
in cui sorvolavo le
parole, ma il mondo sempre
a Te affidavo
-
Lo so, da sola non potrei rigenerarlo
e cerco chi possa essermi accanto.
Svezzata da figure materne, grido aiuto,
e ritrovo ancora te, semplicemente accanto,
o mia sorella nella fede
Nessun commento:
Posta un commento