
Allora penso all'unica personificazione che identifica Dio attraversa la carne, nella persona di Cristo. il Cristo che ha sigillato (per noi) il suo essere-persona attraverso un corpo soggetto alla morte, ma così tutt'uno nella persona da assumere il suo cadavere nella realtà perenne di Figlio di Dio.
Com'è difficile spiegarlo a chi non vive l'esperienza di Dio!
Eppure si cercano con avidità le visioni, si è attaccati a quell'immagine descritta dai veggenti o ideata dagli artisti e si rimane così sicuri di una presenza dai contorni precisi......
No mio Dio, io ti cerco oltre ogni immagine, oltre ogni formulazione teorica, oltre ogni rappresentazione e oltre ogni....conversione.
Lo so. Viviamo e conosciamo un'esperienza simbolica anche nella fede, ma se questa si radica nella profondità di noi stessi, nel "fondo dell'anima", come si esprimono i mistici, allora ogni spiritualismo e ogni materialismo non hanno ragione di essere. Se la mia persona è mistero a me stessa, tanto più tu sei Mistero che si rivela nei mille volti dell'Amore: lacerato ed offeso, crocifisso al male del mondo, ma sempre VIVO nel tuo Corpo glorioso.
Ausilia
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